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midio Meirone è il Presidente della Comunità Montana del Monviso. Ci racconta il progetto Smart Monviso, la sua evoluzione e cosa ha portato per la Valle dove nasce il Po. Da metà luglio, alla Porta di Valle di Paesana, sarà attivo un punto di noleggio e-bike che aderisce al modello BikeSquare: ci sono le bici, l'associazione che si occupa della gestione e dei nonleggi, i percorsi e infine i soggetti che si occupano di ospitalità, ristorazione e produzione di prodotti tipici che collaborano per promuovere il territorio attraverso il cicloturismo elettrico.
Il progetto Smart Monviso
Il Presidente della Comunità Montana del Monviso ci racconta che il progetto iniziale conteneva una serie di interventi finalizzati alla Smart Mobility e prevedeva, oltre alla presenza delle bici, anche l'installazione di punti di ricarica e prelievo delle bici sul territorio.
L'obiettivo finale era di abbinare il turismo alla mobilità sostenibile da promuovere di pari passo con la realizzazione della ciclovia che parte proprio ai piedi del Monviso, dal tratto tra Paesana e Sanfront e che raggiungerà Venezia.
Il progetto della ciclovia sarà reso possibile grazie ad un cofinanziamento regionale e dell'impegno dell'Unione dei Comuni.
Il progetto finale ha reso possibile la presenza di un parco e-bike da affittare sul territorio e questo rappresenta uno stimolo per chi vuole investire sul territorio e sulla mobilità sostenibile.
Il nostro territorio, dalla Valle Po alla Valle Varaita e fino al saluzzese, continua Emidio Meirone, è anche stato scelto, insieme all'Unione Montana dell'Appennino Reggiano in Emilia-Romagna e al Parco Regionale Sirente Velino, come prima zona per promuovere il progetto "Green communities", si parla di comunità locali di territori rurali e di montagna che si impegnano e attivano azioni per sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono.
Il progetto Smart Monviso vuole realizzare e promuovere la smart mobility anche attraverso la realizzazione e la promozione di ciclovie. Dai piedi del Monviso si andrà verso Sanfront-Revello e poi a Saluzzo dopo il tratto già costruito Paesana-Sanfront. Grazie a questo progetto si potrà salire dall'altro lato del Monviso, in val Varaita.
Un progetto in evoluzione che porta alla Porta di Valle
Il progetto Smart Monviso è iniziato diversi anni fa e ha subito (per fortuna) diversi cambiamenti.
Il progetto originario era sulla smart mobility e anticipava il progetto finale.
Si prevedeva l'installazione di colonnine di ricarica e di bici senza posto fisso con la possibilità di ritirare le bici in maniera automatizzata. I ritardi dello sviluppo del progetto, dovuti anche alla pandemia, ci hanno permesso di rimodulare il progetto andando incontro alle esigenze contemporanee.
Il progetto finale si collega alla nascita della Porta di Valle a Paesana. La Porta di Valle rappresenta nel progetto il punto di partenza che permette di scoprire il territorio, è il punto da cui partono percorsi ciclabili e che permettono di sperimentare la smart mobility in montagna.
La Porta di Valle sarà quindi un punto di partenza e arrivo di un turismo non solo legato alla ciclabilità ma anche alla fruizione del nostro territorio.
Come si è arrivati al progetto e la rete BikeSquare
Si è partiti con uno studio di fattibilità che si adattasse al territorio e agli attori. Questo progetto, che ormai è giunto alla sua inaugurazione, è simile a quello che potrebbe partire dalla zona bergamasca del progetto di Orobikeando di cui leggevo sulla vostra newsletter: dopo lo studio siamo al momento in cui si concretizza l'apertura di un punto di noleggio della valle e la promozione di percorsi.
Noi abbiamo 7 porte di valle che fanno rete e tutte hanno ricevuto finanziamenti dai progetti Alcotra. È una rete interconnessa con altri modelli presenti sul territorio nazionale e internazionale per puntare a un turismo sostenibile. Tutti gli attori e la rete che si va a sviluppare sono finalizzati alla sostenibilità.
La possibilità di pubblicizzare in qualsiasi forma questo tipo di lavoro è importantissimo e verrà il tempo in cui questo permetterà di cambiare radicalmente il modo di viaggiare.
Tutto parte dall'idea Terres del Monviso, un progetto Interreg ALCOTRA nato già una decina di anni fa per la promozione delle valli del Monviso con partner francesi. Fortunatamente esisteva già un modello per lavorare insieme, sia per lo sviluppo delle green comunities ma anche per lo studio degli invasi e per i progetti sociali.
I diversi passaggi e sviluppi ci hanno permesso di arrivare alla proposta del modello BikeSquare sul territorio. Le bici elettriche sono disponibili in un punto di noleggio, la Porta di Valle a Paesana, non sono incustodite e il noleggio sarà gestito dagli operatori dell'Associazione Vesulus. Le bici potranno essere anche consegnate e rese disponibili in altri punti della rete che verrà costruita sul territorio.
Il modello infatti, prevede l'attivazione di una rete di soggetti che collaborano per promuovere il turismo in e-bike,
Ci sono anche delle difficoltà nell'adozione di questo modello, la formazione degli operatori ad esempio, oppure la necessità di coinvolgere operatori giovani che vogliano e possano investire in strutture che incoraggiano il turismo green e sostenibile e che guarda al futuro. Non è un turismo con dei numeri particolarmente importanti ma la cultura dell'accoglienza e della qualità stessa va coltivata e alimentata con una rete tra gli operatori.
La speranza è che con questi progetti gli operatori si relazioni tra loro e vadano e fare una rete finalizzata alla sostenibilità. È una rete da costruire che non può che sfociare in qualcosa di buono, da amministratore mi auguro e sono convinto che sfocerà in qualcosa di bello con idee nuove e sempre più premianti.
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